Rodi è una città unica nel suo genere, impregnata di storia e di antichi aneddoti, un vero gioiellino da esplorare immergendosi nelle sue stradine e nella sua imponente architettura.
La Città Vecchia – che da sola, senza considerare lo splendido mare e le bellissime spiagge, i resort fantastici e i piccoli borghi pittoreschi che caratterizzano l’isola, sarebbe capace comunque di attrarre migliaia di turisti – è racchiusa all’interno di una cinta muraria così possente e importante da essere stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità.
In questo luogo si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo, precisamente in piena epoca medioevale, in quanto la città ha mantenuto il suo aspetto originario pur essendo vivissima e abitata da più di 6000 abitanti; è diventata un monumento vivo, una fra le più grandi città vecchie del mondo ancora perfettamente intatta.
Sono davvero molteplici le cose da vedere nella Città Vecchia di Rodi e occorrerebbe dedicarle almeno 2 giorni pieni per esplorarla come si deve!
In questo post ti indicherò 6 spot imperdibili che ti faranno passeggiare attraverso 2500 anni di storia!
La Città Vecchia di Rodi: cosa vedere
Quando parliamo di Città Vecchia di Rodi, non dobbiamo immaginare un luogo morto in cui visitare unicamente monumenti diroccati: al contrario, qui si respira allegria, vita e tutto è in fermento grazie agli abitanti che lavorano e vivono negli stessi edifici in cui vivevano un tempo i Cavalieri di San Giovanni.
Per iniziare il nostro tour, consiglio di cercare parcheggio presso uno dei Gate che offrono diversi accessi alla città: noi abbiamo parcheggiato – anche per questione di vicinanza all’hotel in cui soggiornavamo, lo Spirit Of The Knights – al Gate Athanasios, a sud-ovest.
1) – Il centro storico e le vie principali del quartiere Hora
Entrando nella Città Vecchia di Rodi, immediatamente si verrà catturati dagli sgargianti colori di abiti, calzature, gioielli e souvenir dei molteplici esercizi commerciali presenti nelle vie principali del centro storico.
Il quartiere Hora – o quartiere turco – offre un groviglio di stradine tempestate di attrazioni che puntano a soddisfare ogni esigenza del turista.
Dai ristoranti alle botteghe artigiane, dai negozi di pelli e pellicce a quelli di prodotti cosmetici, la parola d’ordine è una sola: shopping!
Attenzione ai ristoranti: la maggior parte sono “acchiappa turisti” e offrono cibo scadente a prezzi gonfiati. Consiglio di effettuare delle ricerche online e puntare su locali un po’ più nascosti in cui trovare un rapporto qualità/prezzo maggiore.
2) – Le mura della Città Vecchia
Una delle maggiori fonti d’orgoglio del popolo rodiese è sicuramente l’imponente cinta muraria della Città Vecchia, lunga 4 km e, come già detto, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Anticamente, la città era divisa in due parti: quella chiamata Kollakio, dove abitavano i cavalieri, e quella chiamata Bourgo che ospitava la popolazione civile tra cui molti ebrei.
Questa cinta muraria si rivelò salvifica per i rodiesi nel 1522, quando gli ottomani tentarono di conquistare la città: l’assedio durò oltre sei mesi, al termine dei quali si arresero, riscontrando l’impossibilità di espugnare il territorio.
Le mura, infatti, sono spesse più di 12 metri in alcuni punti e il fossato raggiunge la larghezza di 12 metri.
Le Lingue dell’Ordine (i sette gruppi nazionali linguistici che caratterizzavano l’Ordine dei Cavalieri) – avevano il compito di sorvegliare la muraglia che circondava la Città Vecchia.
Nel corso della tua visita a Rodi potrai decidere di passeggiare sul camminamento superiore oppure di costeggiare la città percorrendo il fossato di 2,5km.
3) – Palazzo dei Grandi Maestri
Questo è senza dubbio lo spot più famoso e importante della Città Vecchia di Rodi, nonché il culmine delle fortificazioni patrimonio UNESCO.
Ti colpirà sia per la sua maestosità (80metri x 75metri) sia per le sue fortificazioni inespugnabili e puoi trovarlo sulla strada più importante di Rodi, la Ippoton, l’unica via residenziale medievale conservata integralmente in Europa.
Il Palazzo dei Grandi Maestri è stata la fortezza dei Cavalieri di San Giovanni che per oltre due secoli hanno regnato sull’isola contrastando gli attacchi del popolo bizantino e l’avanzata del mondo islamico fino a quando, con la vittoria di Solimano Il Magnifico e l’estromissione dei Cavalieri a Malta, la struttura venne adibita a prigione.
Successivamente, attorno alla metà dell’800, una violenta esplosione distrusse gran parte del palazzo e si dovette attendere l’intervento degli italiani per la sua ricostruzione, cosa che avvenne nei primi anni ’30 del secolo successivo, con l’obiettivo di creare una struttura che ospitasse il re d’Italia Vittorio Emanuele 3° e Mussolini nel corso delle loro visite estive a Rodi. Va detto, però, che nessuno dei due soggiornò mai nel castello.
Il costo d’ingresso costa €8 a persona e potrai scegliere di avere, a soli 2€ in più, anche l’ingresso al Museo Archeologico (che da solo, verrebbe €6). Noi abbiamo optato per l’opzione Castello+Museo e non ci siamo affatto pentiti della scelta.
Della struttura originaria sono rimasti in piedi le due torri e il portale d’ingresso, mentre all’interno l’edificio è stato completamente rifatto. Durante la visita, si possono trovare reperti antichi provenienti da Rodi e non solo, come ad esempio gli splendidi mosaici di Kos.
4) – Museo Archeologico
Come specificato poco sopra, il nostro ingresso al Museo Archeologico è stato abbinato a quello del Castello dei Grandi Maestri e, se sei a Rodi, merita assolutamente una visita.
La struttura, realizzata nel XV secolo dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, era inizialmente un Ospedale, mentre oggi ospita un notevole numero di sculture e di altre opere d’arte.
Tra queste, sicuramente la statuetta marmorea di Afrodite nuda – conosciuta come la Venere di Rodi – appena uscita dal mare e intenta ad asciugarsi i capelli con le mani.
E’ possibile ammirare, poi, anfore di ogni genere e dimensione, stele funerarie, gioielli, affreschi e ceramiche, oltre ad un incantevole giardino con un colonnato che ospita mosaici antichi.
5) – Il quartiere ebraico
Negli anni ’30 a Rodi erano presenti sei sinagoghe e una popolazione ebraica di circa 6.500 abitanti. A sud della piazza di Ippocrate si trova Platia Evreon Maryron, la piazza degli ebrei martiri, ornata da una piccola fontana con statue di cavallucci marini in bronzo, conchiglie, stelle marine ecc., dedicata ai 2000 ebrei che vennero spediti dai nazisti nei campi di concentramento.
Potrai anche visitare la sinagoga Kahal Shalom, costruita nel 1577 e distrutta dai tedeschi del 1943, poi ricostruita e aperta ai visitatori di tutto il mondo.
6) – Il porto di Mandraki, i simboli della città e il Colosso di Rodi
Questo luogo a ridosso fra la Città Vecchia e la Città Nuova di Rodi è anche quello più denso di mistero, leggenda e fascino.
E’ qui, infatti, che nasce la leggenda del famoso Colosso di Rodi (leggi qui l’articolo completo), una delle sette meraviglie del mondo. Dove ora sono presenti due colonne su cui poggiano i simboli di Rodi, i due cervi Elafos ed Elafina, sembra un tempo poggiasse un’enorme statua bronzea (alta tra i 30 e i 40 metri) raffigurante il dio Helios che teneva in mano una fiaccola accesa, d’aiuto ai marinai durante la loro navigazione.
Un piede sarebbe stato appoggiato su un’estremità dell’entrata del porto e l’altro piede sull’altra, con le navi che sarebbero transitate sotto le sue gambe.
Sempre secondo la leggenda, un potente terremoto nel 226 a.C avrebbe colpito l’isola radendola quasi al suolo e il Colosso si sarebbe spezzato sul ginocchio – il punto più debole – sprofondando in mare.
Si decise di non ricostruirla poiché il gesto sarebbe potuto sembrare un’offesa nei confronti della volontà del dio Helios.
Per arrivare alle due colonne, si deve costeggiare un tratto di mura, superare i tre vecchi mulini a vento ormai inutilizzati e la fortezza di San Nicola.
Spero questa mini guida sulle migliori cose da vedere nella Città Vecchia di Rodi ti torni utile nel tuo prossimo viaggio! Nel frattempo, continua a seguirmi sul profilo instagram @valentinamadonia!
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