Abbiamo volato da Roma Ciampino fino a Marrakech e non appena siamo scesi siamo stati avvolti dalle temperature estive e afose del posto (più di 30°!).
Ci siamo quindi immediatamente resi conto di aver riempito la valigia di capi decisamente inutili, poiché troppo pesanti!
L’aeroporto di Marrakech è molto bello e dista appena 4 km dal centro città.
Siamo stati accompagnati dal nostro driver fino al nostro primo Riad, precisamente il Riad Alida.
1) Cos’è un riad?
Essendo il nostro un pacchetto completamente strutturato da Super Tours-Maroc, anche nella scelta degli alloggi siamo stati guidati dal tour operator.
Ci hanno chiesto di scegliere tra hotel classico e riad e – ovviamente – la mia scelta è ricaduta sulla seconda opzione, in quanto a mio parere quando si fa un viaggio la cosa migliore da fare è immergersi completamente nella cultura del posto e vivere quante più esperienze nuove possibili.
Il Riad è una struttura tipica marocchina che per secoli è stata l’abitazione urbana tradizionale. E’ caratterizzata da un insieme di stanze o strutture a più piani divise da cortili o giardini interni, in alcuni casi con fontane o piscine decorative.
Una vera chicca che magicamente ti trasporta dal caos e dai rumori della città in una quiete quasi surreale e decisamente suggestiva.
Merita indubbiamente di essere preso in considerazione da chi è interessato alla cultura e all’architettura tradizionali.
Il Riad Alida si trovava proprio a qualche centinaia di metri dal centro ed si è rivelata quindi un’ottima scelta per immergerci nella quotidianità marocchina.
Non appena siamo arrivati il “padrone di casa” ci ha accolti con dei deliziosi biscottini e con una tazza di tè alla menta servito in teiere d’argento con un beccuccio molto lungo e versato da una certa altezza, per far raffreddare prima l’infuso. Questa è un’usanza tipica del popolo marocchino, ci tengono davvero moltissimo in quanto rappresenta un gesto per dimostrare accoglienza e calore e ovunque andrete vi verrà offerto prima di ogni cosa!
Marrakech: cosa vedere
Marrakech mi ha sconvolta. Sul serio. E’ una città così ricca di contrasti, tutto è amplificato e a tratti ti lascia senza parole per il suo essere così diretta, così unica nel suo genere, così diversa rispetto a tutto ciò a cui noi europei siamo abituati.
Marrakech o la ami o la odi. Io l’ho amata, l’ho amata follemente.
La Medina è il cuore spiriturale e geografico del paese; è un insieme di colori, odori, sapori e rumori assordanti che ti avvolge, ti conquista e la prima volta che la vedi sai già che non potrai mai dimenticarla.
Episodi che in altri luoghi mi avrebbero fatta innervosire e non poco, qui hanno acquisito un gusto diverso, quasi affascinante. Tra questi gli ingorghi di strade in cui transitano senza alcuna regola o attenzione alle comuni norme stradali camioncini, macchine, taxi, carretti con asini, cavalli e biciclette; le urla e gli schiamazzi di grandi e piccoli, i motorini e le bici che costantemente ti sfrecciano accanto come se fosse la cosa più naturale del mondo, i tentativi costanti di venderti qualsiasi cosa da parte dei commercianti all’entrata dei loro negozi: surreale, la parola secondo me più adatta per descrivere Marrakech è surreale (con accezione positiva, naturalmente!).
Andiamo a scoprire le tappe obbligatorie se si visita Marrakech!
2) I Souk
Se siete turisti appassionati di cianfrusaglie, souvenir e oggetti caratteristici del posto non potrete non adorare i souk, delle viuzze dove si vende praticamente di tutto!
Dai gioielli alle spezie, dalle pashmine (foulard, sciarpa a base di lana cashmere) alle lanterne di mille colori, forme e dimensioni, dalle ciabattine ai saponi, dalla frutta ai piatti in ceramica.. avrete l’imbarazzo della scelta!
Attenzione però a contrattare sempre!
Il popolo marocchino è abituato a sparare delle cifre decisamente elevate non appena vi dimostrerete interessati a un determinato prodotto, quindi dovrete far venir fuori il lato più scaltro e “giocare” sui prezzi assieme a loro. Il nostro driver ci ha dato un consiglio: mai acquistare nulla a più della metà del prezzo iniziale proposto dal commerciante.
Questa modalità di vendita potrebbe infastidire o scocciare molti turisti, ma non possiamo farci niente: quella è la loro cultura e se si entra nell’ottica può essere anche molto divertente!
3) Jardin Majorelle e Jardin Menara
Qui è possibile ritemprarsi e regalarsi un po’ di pace e tranquillità dopo ore trascorse in mezzo al caos del centro città.
I giardini di Marrakech sono una tappa assolutamente irrinunciabile per riempirsi gli occhi di colori accesi e vibranti e il naso di nuovi profumi.
Io ho visitato solamente
Le Jardin Majorelle (
qui trovate tutta la storia super interessante) che sono i principali, purtroppo non ho avuto tempo per vedere anche gli altri.
Nei giardini Majorelle troverete cactus, piante rare, palme, banani, bamboo, fontane meravigliose e sentirete nell’aria il canto di tantissime specie di uccellini.
Come dimenticare poi l’incredibile blu cobalto, ribattezzato infatti “Blu Majorelle“, creato dal pittore francese Jacques Majorelle e presente su tutte le pareti?
Davvero unico nel suo genere! L’entrata costa circa €7 a persona. Se visitate Marrakech non potrete non entrare in questa oasi stupenda!
3) Piazza Jemaa el Fna
La piazza Jemaa el Fna è il cuore vero della città. Qui potrete incontrare scimmie, artisti di strada, incantatori di serpenti, disegnatrici di henné, cartomanti, bancarelle di frutta secca, gioielli, tappeti e lanterne, cartomanti, mangiatori di fuoco: insomma, non rischierete di annoiarvi!
Consiglio di tornare su questa piazza in momenti diversi della giornata, in quanto a seconda dell’orario troverete scenari differenti. Di giorno è più commerciale, al tramonto potrete fotografare dei tramonti eccezionali di color rosso infuocato e alla sera si trasforma in un vero “teatro” a cielo aperto.
Una delle cose più suggestive che ho visto e ascoltato è stato il richiamo alla preghiera islamico. Si ripresenta 5 volte al giorno e si diffonde in tutta la città una litania carica di devozione e rispetto. I fedeli si avvicinano l’un l’altro e si chinano agli angoli delle strade per pregare, senza vergogna, senza esitazione.
Brividi lungo la schiena.
4) Moschea di Koutoubia
E’ la moschea più grande di Marrakech e si trova vicinissima alla piazza Jemaa el Fna.
E’ alta 69 metri e rappresenta una vera opera d’arte dal punto di vista architettonico e ingegneristico.
Non è accessibile ai non musulmani e può ospitare fino a 25 mila fedeli!
Ovviamente ci sarebbero molti altri luoghi da visitare a Marrakech come le Tombe Saadiane, la medersa di Ali ben Yousef (scuola coranica del XIV secolo), il Palazzo Bahia etc, ma essendo questi dei “racconti di viaggio” personali, preferisco scrivervi solo di quei posti che ho visto con i miei occhi. Per tutto il resto c’è Wikipedia 🙂